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CASO OSPEDALE CUPERTINO DI LECCE: L'INFORMAZIONE NAZIONALE SCAMBIA I CARDIOCHIRURGHI CON I CARDIOLOGI.
 

Sul numero odierno (domenica 19 ottobre) del Corriere della Sera compare un articolo firmato da Fulvio Fiano dal titolo “Il rappresentante opera al posto del chirurgo.” dove viene descritto il caso di un impianto di pace-maker che sarebbe stato eseguito da un rappresentante, il quale sembrerebbe non essere in possesso della laurea in medicina e chirurgia (e della relativa abilitazione all’esecrizio della profssione medica), invece che dal medico preposto a queste procedure. Nell’articolo si afferma che il rappresentante avrebbe operato al posto del “primario di cardiochirurgia” dell’ospedale stesso (ospedale di Copertino in provincia di Lecce. Tale articolo afferma inoltre che questo caso sarà affrontato nella puntata odierna di Report in onda su RaiTre stasera. Singolarmente, nell’ospedale menzionato non è mai esistito un reparto, né tantomeno un primariato di chirurgia cardiaca, bensì tale ospedale è dotato di reparto di Cardiologia e l’impianto in questione è stato quindi effettuato sotto la responsabilità di un cardiologo e non di un cardiochirurgo. La Società Italiana di Chirurgia Cardiaca ha già inviato una lettera al Corriere della Sera chiedendo una formale smentita, ed il Presidente in persona ha inviato una mail alla redazione di report chiedendo che venga rispettata la realtà dei fatti. Alleghiamo per vostra conoscenza i due documenti sopra citati.
 

 


Scarica la lettera inviata al Corriere della Sera (.PDF)

Scarica il testo dell'email inviata dal Presidente SICCH, Lorenzo Menicanti (.PDF)
 

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